Si aggiunge al già competitivo schieramento del Campionato Italiano Velocità in Salita, il pilota che più di tutti ha rappresentato l’Italia nelle Road Races. Tourist Trophy e Northwest 200 sono solo due delle competizioni più importanti delle corse stradali. E’ originario di Castro (BG) , ha 44 anni e si chiama Stefano Bonetti. Nel 2020 ha vinto il titolo Italiano ed Europeo SBK  Open 1000 in salita, ed è arrivato primo nell’Europeo moto d’Epoca 1000, in sella alla Bimota YB4. In attesa di vederlo sfidare gli altri veterani del CIVS, l’abbiamo raggiunto per fargli qualche domanda.

 

  • Come hai passato l’inverno e come ti prepari normalmente e per la stagione?

 

“L’inverno di solito scio e vado in bici. Giro in mountain bike e con la moto da enduro una volta a settimana. Ogni anno, prima della stagione, partecipo anche ad una gara in bicicletta. La gara in salita è della durata di un minuto, perciò l’allenamento è sufficiente. Quando andavo al “TT”, praticavo più enduro per allenare meglio le braccia. Vicino a casa mia c’è una pista da enduro e faccio qualche gara.”

 

  • La tua disciplina è praticata da “specialisti” delle corse su strada. Come ti sei avvicinato a questo tipo di gare preferendole alle competizioni in circuito?

 

“Ho iniziato andando in giro per strada con le 125 come hanno fatto tanti in quegli anni. Dalle mie parti, in ogni collina c’è una gara in salita. La prima gara in assoluto l’ho fatta in pista con una Cagiva Mito, ma quando ho fatto la mia prima gara in salita, la Malegno – Borno, l’ho vinta. Da quel momento mi sono appassionato.”

 

  • Le corse su strada fanno parte degli albori del motociclismo. Un tempo c’era la Mototemporada Romagnola che si svolgeva su tracciati cittadini come Rimini, Riccione, Cesenatico e per molto tempo si sono disputate prove del Campionato del Mondo in circuiti stradali come Imatra in Finlandia o la stessa Isola di Man. Negli anni però, per questioni di sicurezza e con l’avvento delle trasmissioni televisive, si è preferito gareggiare sempre più negli impianti fissi. Eppure queste corse resistono, non hanno un pubblico appassionato ed esperto e ci sono un sacco di partecipanti. Ti senti parte di questa resistenza e da cosa dipende?

 

“Sì! Certo che me ne sento parte; infatti quest’anno vorrei partecipare alla corsa su strada di Imatra in Finlandia, con tutti i campioni. E’ un ambiante con tutt’altro modo di ragionare rispetto alla pista. Tra piloti e team ci si aiuta, i team ufficiali ‘toccano’ le moto dei rivali senza problemi e ed è un rapporto genuino, ma pur sempre professionale. Nei campionati in pista sarebbe impensabile. Non sembra, ma c’è più gente che ama le corse stradali  rispetto a quelle in pista. All’Isola di Man, in occasione del TT, tra gli ospiti e il pubblico scopri personaggi che non ti aspetti perché legati ai campionati nei circuiti, ma che sono appassionatissimi di queste competizioni.”

 

  • E’ stato diramato il calendario delle gare 2021, te lo aspettavi così o ci sono delle situazioni inedite per te?

 

“Me lo aspettavo così, non credevo ci fossero tutte le gare, ed invece  sono state inserite tutte e la cosa mi piace.”

 

  • Sei stato all’Isola di Man, alla Northwest 200 e ad altre gare importanti, per fare un paragone, sei un po’ il nostro Joey Dunlop “italico”. Che effetto ti fa?

 

“E’ bello perché ho fatto tanti sacrifici, ed é una bella soddisfazione. Ho vinto una gara in Gran Bretagna che è la Northwest 200 nel 2019 e credo che  non succedesse dai tempi di Agostini, che un italiano arrivasse primo in una di queste gare.”

 

  • Le cose cambiano, siamo inevitabilmente colpiti da cambiamenti e lo abbiamo vissuto tutti in questo periodo. Una novità c’è di sicuro in questa disciplina ed è il Moto Club Spoleto come nuovo promoter di tutto il campionato. Si stanno avvicinando partner importanti che sono già da tempo nel mondo delle corse, della velocità in pista e fuoristrada. Grazie ad una nuova imprenditoria organizzativa, ora queste importanti realtà entrano in grande stile anche al CIVS. Per fare alcuni nomi Dunlop o Addinol in via ufficiale. Cosa ne pensi?

 

“E’ una cosa buona dato che non ci sono mai stati, spero che questo ci aiuti e aiuti il movimento. Vedendo le gare da fuori, mi dicevano che sembrano un po’ un gioco, ma con gli sponsor ufficiali diventa tutto più professionale. Quando navighi su internet, se vedi le foto e un bell’articolo, è tutto più facile. Con maggior visibilità penso che sarà così.”

 

  • In ambito organizzativo il 2021 sarà, con ogni probabilità l’anno della svolta. Cosa ti aspetti da Daniele Cesaretti ed il Moto Club Spoleto?

 

“Mi aspetto che si rilanci il campionato e che arrivino nuovi iscritti, magari dalla pista.”

 

  • Un Grosso in bocca al lupo per questa stagione!

 

“Grazie! Anche a voi.”